Auto o moto d’epoca, auto o moto storica.
Un’auto, o una moto d’epoca, in base all’articolo 60 ( categoria dei mezzi atipici) del codice della strada sono quelle cancellate dal P.R.A. perché destinate alla conservazione in musei o locali pubblici e privati; la loro circolazione su strada può essere consentita solo in occasione di manifestazioni o raduni autorizzati, dietro permesso speciale, secondo un itinerario preciso e preventivamente autorizzato(autorizzazione rilasciata dal dipartimento dei trasporti terrestri –DTT- che ha competenza territoriale nel luogo in cui si svolge il raduno).
Mentre le auto storiche, o di interesse storico, sono quelle cui viene riconosciuta una rilevanza storica o collezionistica, certificata. Possono circolare liberamente su strada purchè risultino conformi alle norme del CRS (Certificato di rilevanza storica).
Un’auto o una moto sono da considerarsi storiche, o di interesse storico, dopo venti anni dalla data di costruzione e per poter usufruire delle agevolazioni sulla tassa di possesso e sull’assicurazione, devono essere iscritte all’interno dei registri ASI (o di un altro registro di marca; Fiat, Alfa o Lancia).
Per molti l’auto non rappresenta solo un semplice mezzo di trasporto, ma la testimonianza tecnica e culturale del periodo storico in cui è stata costruita, per questa ragione viene custodita e tutelata come una vera e propria opera d’arte.
Per poter ottenere le rispettive iscrizioni le auto, o le moto, devono essere in uno stato di conservazione o restauro ottimale e in condizioni di totale originalità.
Una volta ottenuta la certificazione si potrà usufruire di sconti a livello assicurativo perché l’uso di queste vetture diventa saltuario, mentre il bollo oltre a divenire ridotto, passa da possesso a circolazione, vuol dire che è dovuto solo in caso di utilizzo su strada della stessa, mentre non dovrà essere corrisposto se la vettura non verrà utilizzata.
Per poter iscrivere la propria vettura, occorre rivolgersi ad un club federato ASI e diventarne socio, ciò da diritto a ricevere anche la rivista “La Manovella”, organo ufficiale dell’ASI che tratta di auto e moto d’epoca, nonché dei vari raduni organizzati dai club federati su tutto il territorio nazionale e a cui i soci ASI possono partecipare con le loro auto.
Revisione auto storiche
Se il veicolo risulta iscritto in uno dei registri nazionali autorizzati (ASI, Fiat, Alfa o Lancia) e il proprietario è in possesso del CRS, rilasciato da uno dei registri, con in più il tagliando sulla carta di circolazione che riporti la voce “veicolo storico”, la cadenza della revisione risulta biennale, secondo le stesse tempistiche che si applicano a tutte le automobili. Dal 20 Novembre 2021 un veicolo di interesse storico e collezionistico, immatricolato entro il 1° Gennaio 1960, può effettuare la revisione biennale presso una qualsiasi officina autorizzata dalla Motorizzazione Civile.
Occorre rivolgersi alla Motorizzazione Civile solo se l’auto storica non può affrontare le prove sui rulli dinamometrici delle normali officine. In tal caso i controlli della frenata si devono svolgere con l’uso di un dispositivo GPS e il veicolo alla velocità di almeno 40 Km/h, per poter calcolare una decelerazione superiore a 4,5 metri al secondo.
La revisione delle auto storiche, in base alla normativa in vigore, prevede i medesimi controlli delle normali autovetture, ma con alcune eccezioni.
-Sono esentati dalle verifiche di controllo delle emissioni inquinanti gli autoveicoli classificati di interesse storico e collezionistico dotati di motore ad accensione comandata, la cui data di costruzione è antecedente al 4 Agosto 1971.
-Gli autoveicoli dotati di motore ad accensione spontanea, la cui data di costruzione è antecedente al 1° Gennaio 1980.
Inoltre, come anticipato, le prove di frenatura per la verifica del freno di servizio delle auto storiche ante 1960 possono essere effettuate mediante la valutazione del valore della decelerazione media ottenuto con il veicolo in ordine di marcia e con il solo conducente. Per le automobili il valore minimo della decelerazione è 4/ms2 (per gli altri autoveicoli è 3,5) con velocità iniziale di 40Km/h. In questi casi il freno di stazionamento delle auto è verificato con prova statica.
Revisione auto d’epoca
Le auto d’epoca, essendo state radiate dal PRA e contestualmente iscritte in un apposito elenco presso il Centro Storico del Dipartimento per i trasporti terrestri (DTT), non sono adeguate; nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti, alla normale circolazione stradale e sono, di conseguenza, autorizzate a circolare solo in occasione di manifestazioni o raduni, previo rilascio di una speciale autorizzazione da parte del competente ufficio DTT. Tuttavia anche per le auto d’epoca esiste l’obbligatorietà di un controllo periodico di revisione che deve essere effettuato ogni cinque anni e solo ed esclusivamente presso la Motorizzazione Civile o da enti da essa preposti.