“UN GRAZIE SINCERO DA PARTE MIA…”
Presidente Automotoclub Storico Italiano
Cari Amici e care Amiche,
questa è l’ultima lettera del mandato e credo che molti si siano fatti un’idea di quello che è stato realizzato
in questi quattro anni. Non intendo ripercorrere quanto fatto ma dare uno sguardo al futuro
e ai progetti che potremo realizzare nei prossimi anni.
Come immagino l’ASI del futuro? La immagino prima di tutto come una Federazione che sa fare
squadra. Per vincere le sfide di un mondo che cambia bisogna lavorare insieme. Insieme all’interno
della Federazione evitando inutili lacerazioni intestine che non servono ad altro se non ad indebolirci
e che sono peraltro spesso stimolate e supportate anche da influenze esterne.
Insieme anche all’esterno della Federazione perché un dialogo aperto e una stretta collaborazione con
tutti gli stakeholder del settore che siano disponibili a farlo per il bene del motorismo storico e non per
interessi particolaristici ritengo sia un ingrediente fondamentale per il futuro di quel fantastico patrimonio
culturale identitario del nostro Paese che noi tanto amiamo.
ASI ha solide radici in un passato che per noi è una ricchezza enorme e non dobbiamo mai scordarcelo. Nessuno ha la nostra storia
e la nostra esperienza, ma questo non basta a garantirci il futuro. Dobbiamo programmare tutte le azioni strategiche necessarie a
guardare avanti e a proiettarci in un futuro che permetta ai nostri Club di essere adeguatamente supportati per continuare la loro attività
di tutela e promozione del motorismo storico e dei territori di appartenenza. L’opera di modernizzazione dell’ente è già iniziata e
non si può fermare, troverà una realizzazione definitiva nel breve e medio periodo. Gli strumenti possono essere molteplici e devono
essere approfonditi e condivisi con i Club.
Ma oltre al piano strategico da sviluppare quali sono le direttrici da percorrere per preparare l’ASI alle sfide ci aspettano? È prima di tutto
necessario un coinvolgimento sempre più diretto dei Club nell’azione di governo della Federazione, che non deve più essere vista come
qualcosa di distante, ma come un’entità di cui si è operativamente parte integrante. Un dialogo e una comunicazione interna sempre
più costanti ed efficaci. Proseguire il percorso di sviluppo delle attività di comunicazione esterna e di marketing. Dar vita ad un’attività
formativa che permetta di valorizzare ancor di più l’enorme patrimonio umano rappresentato dalle migliaia di volontari che operano nelle
nostre attività. L’aggiornamento dello statuto. Continuare a consolidare i rapporti istituzionali e le collaborazioni con le istituzioni e gli altri
enti certificatori sia livello nazionale sia europeo attraverso un dialogo sempre più stretto con la FIVA e con le altre federazioni europee
che la rappresentano. Tutelare la circolazione dei veicoli storici avviando un percorso normativo che possa avere valenza nazionale e
sovranazionale. Sviluppare il mondo ASI a 360° sostenendo sia i settori degli autoveicoli e dei motoveicoli sia quelli numericamente meno
rilevanti, consci che l’importanza culturale della memoria storica che l’insieme tutti questi veicoli rappresentano è enorme. Investire su ASI
Giovani e ASI Solidale. Dare vita ad ASI Green, cioè ad un settore dedicato alla eco sostenibilità del nostro mondo di passione.
Le cose da fare sono tante ma dopo aver condotto l’ASI per questi quattro burrascosi anni mi sono reso conto ancor di più dell’enorme
valore sociale dell’attività svolta dai nostri Club. Dobbiamo continuare a supportarla, dar loro modo di poter operare in maniera
adeguata, rendere più semplice l’espletamento delle attività di tutti i Club senza scordarci che quelli più piccoli non fanno solo fatica
ad operare, ma spesso anche a sopravvivere.
Per quanto riguarda il mandato che sta finendo sottolineo solo che mi sono orientato verso un unico obiettivo: difendere gli interessi
del motorismo storico e dell’ASI con tutti gli strumenti a mia disposizione, garantendo l’indipendenza della Federazione e perseguendo
le finalità statutarie di tutela e promozione del valore culturale, storico e sociale del settore. C’è chi definisce in senso denigratorio
ASI e i Registri storici come dei “soggetti privati”, dimenticando forse che l’autofinanziamento e l’associazionismo basati sul volontariato
sono al contrario elementi virtuosi del nostro sistema ed esempi sani di presenza e contributo alla vita dei nostri territori. Non mi
stancherò mai di difendere un mondo di passione condivisa che diventa bene di inestimabile valore per le nostre comunità.
A chiusura di questa lettera di fine mandato voglio rivolgere un sincero ringraziamento a tutti coloro che mi hanno affiancato in
questo percorso. Ringrazio innanzitutto il Consiglio Federale nel suo complesso, compresi coloro i quali hanno dato vita ad una opposizione
non condivisibile né nei modi né nel merito; ringrazio gli uffici e gli impiegati tutti, perché hanno capito che lavorare per la
passione e la cultura associativa non è un mestiere come un altro e richiede sensibilità e capacità di assumersi responsabilità; ringrazio
tutti i volontari che nelle diverse commissioni e organismi dell’ente hanno permesso all’ASI di essere presente in modo capillare e
di rispondere alle diverse esigenze degli appassionati. Ringrazio i Club, nelle persone dei loro presidenti e dei componenti degli staff
operativi, per la costante capacità di iniziativa, per i contributi stimolanti ed anche per le critiche con cui ci hanno pungolato e permesso
di migliorare; ringrazio le istituzioni nazionali, centrali e periferiche, che hanno risposto alle nostre istanze e con le quali oggi
abbiamo un dialogo stabile e proficuo. Permettetemi di ringraziare infine anche la mia famiglia, che ha condiviso le mie motivazioni,
accettato le mie assenze e ancor oggi sostiene il mio impegno in una nuova candidatura.
Condurre l’ASI nei quattro passati anni per me non è stato solo un grandissimo onore ma specialmente un’enorme opportunità.
Orgogliosamente ASI, invio un sincero ringraziamento a tutti Voi.