UNO SHOW DA PRIMA PAGINA!
Immancabile copertina dedicata alla 20^ edizione di ASI MotoShow, lamanifestazione di punta organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano dedicataalla storia della moto. ASI MotoShow 2023 ha trasformato l’autodromo diVarano in un museo a cielo aperto, un museo dinamico e pieno di energia: ilpubblico ha potuto ammirare, esposte nel paddock e in azione sul tracciato,oltre 700 moto storiche in rappresentanza di ogni epoca e tipologia, dai“cinquantini” alle regine del motomondiale. Una folta pattuglia di moto storichee moderne provenienti dagli autocentri territoriali della Polizia Stradale e delleQuesture ha dato il via alla festa dei motori che per tre giorni ha animatol’autodromo, con presenze italiane e straniere sensibili al richiamo di cilindri epistoni e da appuntamenti imperdibili: le mostre e le parate delle Ducati inonore dei suoi recenti trionfi sportivi; le “Ragazze del Sol Levante” con oltre 100iconiche moto giapponesi in pista (Yamaha, Suzuki, Kawasaki, Honda…); i 100anni di produzione motociclistica BMW; le incredibili Moto Guzzi da granpremio, dalle bicilindriche degli anni ’30 fino alla mitica “8 cilindri”; le irruenti“125” degli anni ’80 e ’90 e gli spensierati “cinquantini”. Non sono mancate le“centenarie”, con esemplari di fine ‘800 come il quadriciclo Chizzolini del 1897,in assoluto il veicolo più datato presente alla manifestazione.
Come da tradizione, i grandi campioni del motociclismo hanno sventolato labandiera a scacchi ad ASI MotoShow per chiudere i tre giorni di festa (davenerdì 12 a domenica 14 maggio) all’autodromo di Varano de’ Melegari. Dieci ititoli mondiali portati in pista da Marco Melandri, Franco Uncini, Carlos Lavado,Eugenio Lazzarini e Pierpaolo Bianchi che, con le stesse moto portate aisuccessi iridati nelle rispettive epoche, hanno entusiasmato gli appassionati emesso il sigillo alla 20^ edizione della kermesse internazionale. Melandri insella all’Aprilia 250 del mondiale 2002, Uncini sulla Suzuki RG Gamma 500 deltitolo 1982, Lavado con la Yamaha 250 TZ che lo portò ai trionfi nel 1983 e1986, Lazzarini ha inforcato la Benelli 250 del 1969 e Bianchi un’altra Yamaha.
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